Ti racconto come è andata.
Michelangelo parte colpendo l’avversario sul mento e porta a casa qualche jab. L’avversario, dopo aver subìto un knockdown, si rialza e manda Michelangelo a parete completando il tutto con un poderoso takedown.
Non è ancora finita per Michelangelo però che con una combinazione di gomitata e gancio destro porta a tappeto il suo avversario per la seconda volta.
È il momento: il match deve finire così, con l’avversario e il pavimento l’uno incollato all’altro. In un istante come questo serve freddezza e Michelangelo ne ha da vendere.
È il momento della verità e quando un match di MMA prende questa piega non accetti nulla se non la vittoria.
Michelangelo viene fuori da una preparazione serrata e senza scuse ed è proprio così, senza lasciare scuse al suo avversario, che parte con una serie di Ground & Pound.
Secondi di lotta a terra in cui Michelangelo ha colpito l’avversario con pugni diretta, ganci, pugni a martello e colpi di gomito.
Il match è finito.
Michelangelo porta a casa la terza vittoria consecutiva da professionista.
Per fare questo ha avuto bisogno di un round solo.