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Rimini Wellness: tutti i risultati dei lupi della Wolf Temple

Rimini Wellness: tutti i risultati dei lupi della Wolf Temple.

 Siamo partiti per la fiera annuale di Rimini con l’entusiasmo e la voglia di mettere in pratica il lavoro svolto durane tutto l’anno tra le mura del nostro “tempio” e durante le competizioni.

Anche questa volta la Wolf è riuscita a fare suoi ben 3 titoli italiani.

Mohaimen Chamshi (53 kg/13 anni) ha gareggiato nella categoria -65 kg: ha fatto suo il 1° incontro ma ha perso ai punti il 2°. si è aggiudicato il 2° posto.

Anche Michele Direnzo ha gareggiato in una categoria superiore perdendo il match per pochissimi punti: anche per lui 2° posto.

A Aurelia Incampo è toccata la stessa sorte di Mohaimen: ha vinto il 1° match ma perso il 2° - nonostante il verdetto a tratti ingiusto – e si è aggiudicata il 2° posto.

Annabruna Radoš fa suo il 2° match e si aggiudica il titolo di campionessa italiana.

Gimmy Hallulli, dopo un incontro ottimo dal punto di vista di tecnica e pulizia, è campione italiano di K1.

Infine, Michelangelo Colangelo trionfa nel torneo a 5 dopo i primi 3 incontri portati a casa e si qualifica come campione italiano di MMA.

“Tengo a dire che sono fiero ed entusiasta del lavoro che io e i miei ragazzi stiamo facendo insieme ogni giorno, ormai da molti mesi.

Ogni allenamento è l’occasione giusta per combinare grinta e determinazione dei miei ragazzi alla passione che cerco di infondere loro da quando è nata la Wolf Temple.

Partecipare a eventi importanti come questo e portare a casa risultati come quelli conseguiti, rappresenta per me una grossa conferma. La conferma che stiamo lavorando nel verso giusto tutti insieme e che sto riuscendo pian piano a trasferire ai miei “lupi” quello che so, quello che ho imparato, quello che mi ha portato fino a qui e il motivo per cui, ogni giorno, mi guardo allo specchio e sono fiero di ciò che faccio e dello sport che ho scelto per la mia vita e per quella di altri come me.”

                                                                                                                                Agostino Derosa

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